Puliamo il mondo
Lunedì 9 ottobre 2017, noi bambini di quarta e di terza, ci siamo riuniti per l’esperienza “Puliamo il mondo”.
Aiutati dai volontari della Protezione Civile, ci siamo divisi in due gruppi misti, un gruppo è andato in località “Morti in campo”, invece l’altro gruppo è andato a pulire i parchi del villaggio.
Perché “puliamo il mondo”?
- per far passare le “Malattie della Terra” cioè: ”frattura profonda”, “ignoranza”, ”forza devastante”, ”intossicazione”, ”disidratazione, ”febbre alta”, che sono i problemi ambientali scoperti a seguito dei giochi realizzati lo scorso venerdì 6 ottobre, in occasione dell’avvio delle attività del convegno ambientale;
- per imparare a non far del male agli esseri viventi;
- per invogliare a non inquinare il pianeta;
- per essere consapevoli di quello che succede nel mondo;
- per fare capire alle altre persone in che situazione è il
E’ per questo che andiamo a pulire il mondo: perché bisogna avere cura del nostro pianeta e aiutarlo, cioè tentare di farlo guarire dalle malattie.
Come si pulisce il mondo?
Per pulire il mondo bisogna vestirsi così: guanti, pettorina e cappello di Legambiente, scarpe comode e tuta.
Per pulire il mondo serve anche un sacchetto per mettere la spazzatura.
Regole:
- Raccogliere tutte le cartacce, la plastica e i rifiuti che si trovano per terra.
- Se ci sono del vetro o altri rifiuti pericolosi, si chiamano i volontari della protezione civile.
- Ci si sposta in mondo ordinato, in fila lungo i marciapiedi.
Dopo una presentazione dell’attività, ci siamo messi in marcia per il primo parco: il parco vicino al supermercato Motterlini, poi siamo passati ad un altro parco molto vicino, ma più grande, chiamato parco giallo.
I parchi erano sporchi, ma non come l’anno scorso; abbiamo trovato anche oggetti curiosi, come ad esempio: un tubo, la serratura di una porta, una bottiglia di estathé piena, un pedale e dei petardi non ancora scoppiati.
Il percorso sembrava uno zig-zag, perché poi abbiamo attraversato la strada e c’era già un terzo parco, che abbiamo soprannominato “Il parco dei soldi”, perché l’anno scorso qualcuno ha trovato delle monete.
Successivamente siamo giunti al parco più bello di Urago D’ Oglio: il parco rosso.
Il parco rosso, in via Mantegna si chiama così perché ha uno scivolo e una pista da corsa rossi.
Prima della pulizia, il parco era sporchissimo!
Insieme allo scivolo, all’altalena e allo scavatore, fra il campo da basket e la pista da corsa, si trovavano carte di caramelle, fazzoletti sporchi, cover del telefono rotte,… tutto attorno si sentiva puzza di spazzatura e il parco così sporco era inguardabile!
Dopo averlo pulito, la pista ciclabile era come nuova, il campo da basket lindo come non mai, i giochi splendenti.
Sembrava un altro parco, un parco nuovo dove la gente rispetta l’ambiente e non butta le cose per terra.
Lì vicino c’erano altri piccoli parchi che abbiamo ripulito a fondo: il parco soprannominato da noi “Il fiumicello”, il parco delle case e poi quello del tavolo.
Insomma, possiamo dire “I tre parchi di seguito”.
Finito di pulire tutto, siamo tornati a scuola e abbiamo fatto merenda con brioches e succhi!
E’ stata un’esperienza avventurosa, alla fine eravamo stanchi e felici!