Oltre al casco serve la testa

Notizie Secondaria Urago

Per sensibilizzare e far riflettere gli alunni  delle classi terze dell’Istituto comprensivo di Rudiano  si è tenuto un convegno sulla sicurezza stradale legata ai numerosi incidenti che avvengono quotidianamente sulle nostre strade e dove maggiormente sono coinvolti i giovani. L’incontro, avvenuto sabato 19 novembre 2016  presso l’auditorium della scuola primaria di Rudiano, ha commosso e smosso gli animi di tutti i presenti con le storie esposte dagli esperti e dai membri  dell’ associazione “Famigliari vittime della strada” testimoniando gli avvenimenti da loro personalmente vissuti.  Il convegno si è aperto con la presentazione del medico rianimatore Antonio Cellini che ha presentato dal punto di vista scientifico gli effetti sul corpo di sostanze psicoattive e alcool, quali  allucinazioni, visioni, perdita di coscienza e deturpamento generale dell’individuo. L’atmosfera è stata riscaldata dalla testimonianza di Mauro Bernardi che, con il racconto del suo drammatico incidente, ha commosso e lanciato un messaggio positivo e incisivo: “la vita è una sola”, è un bene troppo prezioso e quando ci si trova “chiappe a terra” bisogna, con coraggio, rialzarsi più forti di prima e permettere agli altri di lasciarci aiutare. Come valore aggiunto, Mauro, oltre a regalarci momenti unici della sua preziosa vita, ci ha permesso di entrare nel suo quotidiano concedendoci di guardare alcuni video ed immagini che lo riguardano. Tra  lacrime, sorrisi e occhi lucidi, l’applauso più caloroso del pubblico era dedicato a lui, un Uomo, un modello di vita. In seguito a questo momento umanamente toccante, gli animi sono stati  nuovamente scossi dalle parole dell’ ex agente di polizia e attuale scrittore Antonio Savoldi che ha  raccontato la vicenda nel “gioco delle parti”  nel quale vengono prese in considerazione i vari punti di vista delle persone coinvolte: vittime e carnefice, mostrando a tutti che in qualsiasi posizione ci si trovi è difficile uscirne, sia mentalmente che legalmente. Il messaggio di questo incontro era chiaro e coinciso: “ la vita è una, una sola. Spetta a noi decidere cosa farne sapendo che non dobbiamo giocare con lei”.

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